#CIVILIA 15- Dacci il nostro divario sanitario
Appunti sulla manovra/ Servizio sanitario a due velocità/ Cecilia Sala e il sessismo italico/ Bologna marginale/ Welfare a spezzatino/ Rassegna stampa dal 28 dicembre 2024 al 16 gennaio 2025
CIVILIA ITALIA ti aggiorna due volte al mese sulle più importanti notizie sociali pubblicate da testate, blog e account social. Una terza uscita è invece dedicata all’approfondimento tematico.
-Il 2024 si è chiuso con l’approvazione in Senato della legge di bilancio che ricalca in tutto e per tutto quella già promossa alla Camera, e il 2025 si è aperto con la consueta conferenza stampa della Presidenza del Consiglio. In entrambi i casi le analisi sulle misure pensate per lavoro, il welfare e le famiglie sono passate al veloce tritacarne mediatico di fine anno più attento invece ai bilanci sulle mete turistiche. Ti segnalo però qualche buon articolo da conservare.
Su 👉🏻 Il sole 24 ore ,per esempio, trovi un ottimo recap sulle misure chiave che caratterizzano la manovra, e cioè un fisco più leggero per i lavoratori dipendenti, premi di produttività detassati, Ires premiale. Ma anche il bonus bebè, l’ estensione dei congedi e gli incentivi. Per orientarsi invece sull’utilizzo delle risorse secondo la mappa delle aspettative dei partiti, trovo utile segnalare un pezzo de 👉🏻 La Repubblica così come una lettura critica de 👉🏻 Il Manifesto che ha proposto una tabella riassuntiva della spending review in chiave austerity, ministero per ministero. Come sempre 👉🏻 Valigia blu ha fatto bene il punto su un argomento caro a quel giornalismo italiano che fortunatamente non dimentica il sociale, e cioè la sanità con le sue liste d’attesa, la carenza di personale e i divari tra le Regioni.
Per la conferenza stampa di fine anno della presidente del Consiglio dei ministri rimando al fact checking di 👉🏻Pagella politica che ha verificato ben 17 dichiarazioni della presidente del Consiglio, dall’economia al lavoro, dalla giustizia all’immigrazione.
🚑 Salute pubblica: identikit di un servizio insufficiente
-Il Ministero della Salute ha pubblicato a fine dicembre il Rapporto salute mentale con i dati 2023 relativi ai servizi di assistenza. Emerge che crescono del 10% i cittadini assistiti sul territorio. Aumentano anche i ricoveri e gli accessi in pronto soccorso. Il personale però è sempre insufficiente.
-La rivista internazionale di medicina The Lancet, nel fascicolo di gennaio 2025 dedica un editoriale alla sanità italiana sottolineando che una “delle principali debolezze del sistema sanitario in Italia è la frammentarietà dell'infrastruttura dei dati sanitari: non esiste un sistema unificato e centralizzato per la documentazione e la condivisione delle cartelle cliniche elettroniche (EHR), dei dati ospedalieri e di quelli provenienti dai medici di base. - si legge- La causa principale è l'ampia autonomia regionale”. Una bella tirata d’orecchie per uno Stato alle prese con una imminente autonomia differenziata e un referendum che rema contro. A tal proposito ho trovato interessante anche il post di -Ti spiego il dato qui su Substack; da leggere assolutamente. E c’è ovviamente chi sminuisce la portata della critica.
-Se dico Ozempic che ti viene in mente? A meno che tu non sia un diabetico o un farmacista, la sigla potrebbe non dirti nulla oppure potresti averla letta su TikTok. È invece importante sapere che dal 2017 l’Ozempic è un farmaco usato per il trattamento del diabete ma alcune persone lo adoperano come bacchetta magica per perdere chili. Risultato? Viene usato impropriamente, pericolosamente e va a ruba. Tanto da mettere a rischio le cure per chi ne ha davvero bisogno, anche in Italia.
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Rapporto Salute Mentale 2023
Balzo del 10% degli utenti assistiti dai servizi psichiatrici specialistici
(Vita)
The Italian health data system is broken
Cartabellotta sulla denuncia di Lancet: “Le Regioni sono una giungla, servono azioni rapide”
Cosa succede se non possiamo usare i dati sanitari (pubblici)
L’accusa alla sanità italiana di Lancet contiene qualche forzatura e una grossolana sciocchezza
Dalla lotta al diabete al business delle diete: il caso del farmaco Ozempic
Mi sono iniettata l’Ozempic per dimagrire: ho perso 8000 euro
🔥Il caso Sala o del nostro sessismo quotidiano
-Lo ricordo molto bene: era già accaduto con Ilaria Alpi nel 1994 e con Maria Grazia Cutuli nel 2001. A quei tempi non c’erano i social ma quando le due giornaliste italiane, entrambe croniste di guerra, vennero assassinate -sebbene in luoghi e contesti diversi- emerse il solito mantra italico: “Se la sono cercata”.
Con il caso
, la giornalista italiana che racconta storie del mondo e che dal 19 dicembre 2024 all’8 gennaio 2025 è stata ingiustamente detenuta in un carcere iraniano, la storia si è ripetuta. E sì, si è trattato di sessismo. Non ricordo lo stesso atteggiamento nei confronti dell’ottimo inviato di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, per esempio. I rischi della professione per chi lavora in luoghi pericolosi è sempre da mettere in conto. Perché è così difficile accettarlo quando in gioco ci sono le donne? Ho raccolto le analisi più interessanti che hanno tentato di rispondere a questa domanda.-E se ti dico Alberto Trentini cosa ti viene in mente? Probabilmente nulla. Eppure è un cooperante veneto che lavora con la ong Humanity & Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità, fermato dalle autorità venezuelane mentre si recava da Caracas a Guasdualito. Dal 15 novembre scorso non si hanno sue notizie. In parla uno dei legali del Foro Penal: Trentini potrebbe essere diventato una “pedina” del presidente Maduro.
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Cecilia Sala e quelle donne vittime del maschilissimo “se l’è cercata”
Cecilia Sala non se l’è cercata, fa solo il mestiere in cui crede
“Incantatrice di serpenti”, gli hater contro Sala. E pubblicano il curriculum del padre
Alberto Trentini e gli altri 1.300 italiani come lui
(Vita)
L'ostaggio italiano del Venezuela
📌Pregiudizi, leggi alla voce marginalità
-Chissà perché quando si pensa alle marginalità sociali vengono in mente slums e baraccopoli e non si mettono in conto le città del ricco nord Italia. Bologna per esempio può vantare un prodotto interno loro di circa 50 miliardi di euro, assestandosi 👉🏻 in cima alla lista delle metropoli più ricche d'Europa. Eppure il magazine Scomodo ha raccontato la vita dei residenti di quella parte della città dopo quarantasei giorni dall’alluvione, scoprendo la Bologna che vive una condizione di evidente marginalità.
-Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, durante l’audizione a Montecitorio presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie ha criticato l’approccio delle politiche pubbliche nelle periferie, perché più concentrato su interventi di rigenerazione urbana o di contrasto al degrado, che sulla riduzione delle disuguaglianze. Intanto emergono novità agghiaccianti sul 👉🏻 caso Ramy Elgaml, il diciannovenne morto lo scorso dicembre nel quartiere Corvetto, a Milano, a seguito di un inseguimento dei carabinieri.
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Vivere la marginalità nel cambiamento climatico: un reportage nella Bologna alluvionata
(Scomodo)
Periferie, “Integrare la riqualificazione fisica con la rigenerazione sociale”
La morte di Ramy Elgaml mostra ancora una volta i problemi dell’Italia (e di Milano) con l’immigrazione
🧍♂️🧍♂️Lo spezzatino di welfare all’italiana e i giovani esclusi
-Sono 33 i nuovi progetti selezionati dalla Fondazione Con il Sud attraverso il Bando Volontariato 2024 rivolto al terzo settore meridionale; si tratta di progetti molto diversi tra di loro ma che coinvolgono anche scuole e giovani nella co-progettazione di servizi e attività necessari per il proprio territorio. Di certo una conferma apprezzata dalla tante valide esperienze sui territori del nostro sud, ma nello stesso tempo il governo nazionale non ha rifinanziato il Fondo povertà educativa, istituito nel 2016, che fino ad oggi aveva sostenuto oltre 800 progetti e coinvolto più di 500 mila giovani. Secondo Save the children, inoltre, i minori sfruttati in Italia sono almeno 336 mila.
-Parte nella capitale un bando per l’educazione sessuoaffettiva a scuola con obiettivi che riguardano il contrasto alla violenza di genere, ma i 500.000 euro inizialmente previsti nella Legge di Bilancio 2025 per corsi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole secondarie saranno invece destinati alla formazione degli insegnanti sui temi della fertilità maschile e femminile.
-La giornalista Marina Terragni è la nuova titolare dell’Autorità garante per l’Infanzia e l’adolescenza. La notizia non è stata ben accolta perché la scelta della ministra Roccella sarebbe stata ideologica.
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Volontariato. 5 milioni per le regioni meridionali
Povertà educativa, i fondi sono spariti
Nel mondo 160 milioni di minori sfruttati al lavoro, 336mila soltanto in Italia
(Vita)
L’educazione sessuoaffettiva arriva a scuola, ma solo a Roma: “Assurdo non esista percorso nazionale”
(Fanpage)
Marina Terragni nuova garante per l’infanzia. Polemiche sulla nomina: “Anti-gender e senza titoli”
«Ma chi è? Non ha competenze». La nomina di Marina Terragni a garante dell’infanzia irrita gli addetti ai lavori
(Domani)
Buone notizie
-Il bilancio del primo anno di «Bologna Città 30» e la sua mobilità più lenta si chiude con un successo: per la prima volta dal 1991, nessun pedone ha perso la vita sulle strade cittadine.
La “città 30” a Bologna sta servendo a ridurre gli incidenti
(Il Post)
-Il comico Giacomo Poretti inaugura a Milano, assieme a Luca Doninelli, un teatro multifunzionale e scuola di recitazione aperta a persone con disabilità.
Poretti: «Il nostro nuovo teatro è dedicato agli Angeli, ci serve speranza»
-Papa Francesco nomina per la prima volta una donna a capo di un Dicastero vaticano: è suor Simona Brambilla che si firma “prefetta”.
Santa Sede. Suor Simona Brambilla firma il primo documento. E chiarisce: «Prefetta»
(Avvenire)
Ci vediamo a fine mese per la nuova rassegna stampa di CIVILIA ITALIA. Scrivimi per segnalazioni e proposte.
(aggiornato al 16 gennaio 2025)